Digrignare i denti nel sonno è molto comune nei bambini specie in età prescolare. Ad oggi non c’è una chiara spiegazione del fenomeno che spesso appare come un sintomo di problemi ben lontani dai denti.
Solo saltuariamente si riscontra nel bambino bruxista un cattivo allineamento dei denti in arcata o uno scorretto combaciamento dell’arcata superiore con quella inferiore e anzi, paradossalmente, spesso i bambini che arrivano in osservazione dal dentista e per i quali la madre riferisce preoccupazione per il forte bruxismo, presentano una bella e armonica dentatura da latte.
Ansia e tensione nervosa sono spesso causa di bruxismo e nei bambini possono essere dovute all’arrivo di un fratellino, all’inserimento all’asilo, a qualche relazione difficile in famiglia o a scuola, a paure inespresse o rabbia trattenuta o a un eccesso di stimolazione intellettiva e visiva (richieste scolastiche o uso smodato di videogiochi e televisione) con carenza di sfogo fisico (giochi di gruppo, attività sportive).
Se al bruxismo si associa anche una forte alitosi, un sonno molto inquieto e un andamento ciclico con periodi di netto peggioramento, è da valutare se ci siano problemi di parassitosi intestinale.
Con la comparsa dei denti della serie permanente, spesso ma non sempre, il bruxismo si riduce o si risolve da solo.
Comunque, se si deve utilizzare un apparecchietto per fare delle correzioni della forma della bocca e/o della posizione dei denti, è possibile farlo realizzare in modo da controllare anche il bruxismo.
Se invece non ci sono necessità correttive ma si vuole comunque mettere la dentatura al riparo, suggerisco di utilizzare dei bite morbidi che il bambino potrà calzare durante il sonno.
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