Tipologie e cura delle protesi dentarie: tutto ciò che devi sapere

La protesi dentaria è un manufatto che, dopo essere stato studiato e progettato dal medico (odontoiatra) per risolvere delle menomazioni permanenti che la dentatura ha subito, viene realizzato da un artigiano (odontotecnico).

Si tratta di un campo molto ampio e molto complesso dell’odontoiatria e in questo contesto non è possibile entrare in profondità nell’argomento che è anche molto tecnico. Ritengo tuttavia giusto e indispensabile che il paziente possa comprendere per sommi capi di cosa si tratta ed essere in grado di comprendere quello che il dentista gli sta proponendo.

Lo scopo di una protesi è sempre quello di ripristinare l’integrità della bocca e di ridare una corretta funzione. Essa permettere di:

  • masticare e triturare bene il cibo
  • compiere correttamente la deglutizione dando alla lingua i giusti confini e punti di riferimento
  • dare un appoggio stabile e ben ripetibile ai muscoli della masticazione (inclusi quelli di tutto il collo e della schiena)
  • far funzionare correttamente l’articolazione della mandibola e preservare da eccessi di lavoro i denti eventualmente ancora presenti.

Altro scopo di una riabilitazione protesica è ridare una corretta estetica che spesso si è persa in seguito agli “accidenti” che hanno causato la perdita di uno o più denti.

Se la protesi si àncora ai denti naturali del paziente, viene definita “protesi fissa”. È il caso di:

  • corone con cui vengono ricoperti i denti che sono stati devitalizzati o che hanno subito fratture o che risultano indeboliti a causa di grosse otturazioni e rischierebbero di fratturarsi sotto le forze della masticazione
  • ponti, a tre o più elementi, che permettono di sostituire denti persi appoggiandosi ad altri denti attigui: questo non sempre è possibile ma soprattutto, oggigiorno con lo sviluppo delle tecniche implantari, non sempre è consigliabile. Tuttavia, esistono ancora molte situazioni in cui la realizzazione di un tradizionale ponte risolve brillantemente i problemi del paziente.

Caratteristica della protesi fissa è quella di essere cementata in modo definitivo e di non poter essere rimossa dalla bocca del paziente se non tagliandola e rifacendola (migliore se non ben eseguita o diversa se nel tempo cambia la situazione o la richiesta del paziente).

Se la protesi è ancorata a delle radici artificiali (gli impianti in titanio che sono stati preventivamente inseriti nell’osso del paziente), allora si parla di protesi su impianti e, a seconda della complessità del progetto di riabilitazione, si potrà trattare di protesi fissa o di protesi anche rimovibile (che cioè il paziente può e deve quotidianamente rimuovere dalla bocca per pulire e farne la manutenzione).

Si parla di protesi mobile (totale o parziale) in quei casi (oggi piuttosto rari ma pur sempre possibili) in cui non sia possibile sfruttare i denti del paziente né disporre di osso di qualità e quantità sufficiente per poter inserire degli impianti.

Infine, la moderna odontoiatria che è sempre più orientata alla estetica e alla mininvasività delle strutture residue del paziente, mette a disposizioni soluzioni di protesi fisse molto rispettose e dalla grande resa estetica come faccette in ceramica integrale e intarsi in composito.

Si tratta di delicati e piccoli manufatti protesici che vengono “incollati” sui denti preventivamente preparati dal dentista (asportando spessori anche inferiori al millimetro) e che permettono di ricostituire l’integrità sia funzionale che estetica di denti gravemente cariati o denti con una estetica fortemente compromessa.

Quanto dura una protesi

La durata di una protesi varia in funzione di vari fattori di cui ne cito alcuni: la gravità della situazione di partenza, la corretta progettazione ed esecuzione da parte dell’odontoiatra, la corretta ed accurata esecuzione da parte dell’odontotecnico, il tipo di masticazione del paziente, la qualità dei materiali scelti e utilizzati, le modalità di utilizzo e di manutenzione adottate dal paziente, la regolarità nell’eseguire le registrazioni che servono dopo aver consegnato la protesi.

È impossibile prevedere ogni specifico caso: ogni situazione e ogni paziente rappresentano delle unicità.

È dovere del medico avvisare e istruire il paziente ed è dovere del paziente attuare la corretta igiene domiciliare e sottoporsi alle visite periodiche di controllo che servono a rilevare, intercettare e risolvere, ove possibile, gli eventuali problemi che dovessero insorgere.

Negli anni infatti la protesi (di qualsiasi natura essa sia) si usura, la bocca del paziente (osso, gengive, qualità dei denti) si modifica e le protesi vanno regolarmente controllate e registrate.

I soldi delle visite periodiche di pulizia professionale, la continua istruzione all’igiene e il controllo periodico sono il miglior investimento che il paziente possa fare dopo aver speso tempo, energie e denaro per realizzare una protesi e sono da fare anche se, e proprio finché, il paziente non ne sente la necessità … dopo – purtroppo! – è spesso troppo tardi!

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