Ortodonzia per adulti: quando è necessario l’apparecchio?

Partirei con una serie di domande: ti piace il tuo sorriso? Soffri di mal di testa ricorrenti? Hai perso dei denti posteriori in passato e non li hai poi sostituiti?

 

Prosegui nella lettura e capirai perché l’ortodonzia può esserti d’aiuto anche se sei un adulto.

 

Il modo in cui i denti chiudono tra di loro deve essere stabile e comodo per i muscoli che guidano in chiusura la mandibola .

 

Denti, muscoli masticatori e articolazioni della mandibola rappresentano infatti un’unità funzionale che lavora bene e dura a lungo solo se in armonia.

 

Purtroppo, negli anni passati (‘60, ‘70 e ’80), si dava poco peso alle malposizioni dei denti nei bambini e quindi, in molti adulti di oggi, si vedono difetti di posizione dentale che causano problemi.

 

Vediamo alcune situazioni molto frequenti:

 

  • incisivi superiori con inclinazioni scorrette (molto inclinati indietro verso il palato), che bloccano la mandibola in una posizione arretrata possono spesso essere causa di mal di testa;
  • uno dei due incisivi superiori che chiude all’incontrario con gli incisivi di sotto, oltre a creare un inestetismo e un affollamento nell’arcata superiore, provoca danni all’arcata inferiore e rappresenta un perenne disturbo per i muscoli;
  • perdita di un molare mai sostituito con una protesi che ha causato l’inclinazione dei denti vicini e predispone la formazione di tasche ossee sui denti che si sono inclinati;
  • perdita di molti denti nei settori posteriori, con conseguente perdita del loro sostegno in senso verticale della mandibola, sovraccarico e spostamento progressivo dei denti anteriori;

 

Mi fermo qui per non appesantire il discorso oltre il dovuto… ma in tutti questi casi, riposizionare correttamente i denti, anche se si hanno 40, 50 o più anni, è davvero utile, e mette al riparo da tanti altri problemi che altrimenti continuerebbero a insorgere nella bocca del paziente causandogli fastidi e costi.

 

Quando mettere l’apparecchio ai denti per adulti

 

Il meccanismo con cui i denti si spostano è sempre lo stesso a tutte le età: dove l’osso viene sottoposto a pressione si riassorbe e dove viene sottoposto a trazione si forma.

 

Il dentista, applicando forze controllate e ben dosate, riesce così a ottenere lo spostamento dei denti nel loro osso di sostegno, fino a posizionarli nella posizione desiderata.

 

Per gli adulti, ci sono essenzialmente due tipi di apparecchi:

 

  • I classici attacchi metallici, che vengono incollati su ogni singolo dente e poi uniti tra loro da un arco metallico (gli attacchi possono anche essere non metallici, ma quelli metallici sono più performanti e favoriscono tempi di terapia più rapidi).
  • Le mascherine trasparenti da calzare in sequenza.

 

Senza pretendere di esaurire qui l’argomento, diciamo che non tutti i casi possono essere risolti usando le mascherine, che trovano invece maggiori indicazioni quando i difetti da correggere sono più lievi e, soprattutto, nel settore anteriore.

 

Apparecchio dentale per adulti: come funziona e tipologie

 

Penso ai miei pazienti e provo a riassumere le principali motivazioni dell’ortodonzia negli adulti:

 

  • il paziente ha esigenze estetiche e vuole migliorare il suo sorriso che sin da giovane non gli piaceva;
  • il paziente si accorge che i denti anteriori si stanno progressivamente spostando e allargando (migrazione dentaria);
  • il paziente lamenta mal di testa di natura muscolo-tensiva (quando è stanco a fine giornata o al risveglio oppure dopo aver eseguito determinati lavori);
  • il dentista osserva una chiusura dei denti sbagliata e che causa contratture;
  • il dentista rileva danni alla struttura dei denti o al tessuto di sostegno dei denti dovuti al mal posizionamento dei denti stessi;
  • il dentista non può eseguire lavori di riabilitazione protesica in modo corretto e soprattutto conservativo, se prima non vengono messi in corretta posizione altri denti importanti e sani.

 

Ortodonzia per adulti: come pulire l’apparecchio

 

La pulizia e la manutenzione dell’apparecchio sono di fondamentale importanza per la buona riuscita della terapia.

 

Se si tratta di apparecchio fisso (attacchi incollati sui denti e collegati tra loro dall’arco), basta spazzolare con cura ogni singolo attacco e riuscire a infilare bene le setole dello spazzolino sotto l’arco.

 

Per questo noi dedichiamo sempre particolare attenzione a istruire il paziente in merito.

 

Durante tutto il periodo della terapia, infatti, controlliamo lo stato delle gengive che non si devono irritare e motiviamo il paziente a tenere sempre alto il controllo sulla placca batterica.

 

Se si tratta delle mascherine trasparenti, dette anche allineatori invisibili, basterà spazzolarle con cura tre volte al giorno quando si lavano i denti.

 

Hai ancora domande o vuoi inquadrare meglio il tuo caso? Contatta lo studio odontoiatrico associato Quaggia-Vucci-Bittante e prenota la tua visita!

 

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